“Mi torna in mente…” l’arte di Yoshifumi Kondo

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Yoshifumi Kondo (1950 – 1998) è stato nella sua relativamente breve ma luminosa carriera un grande character designer e animatore, oltre che una figura di riferimento tra la fine degli anni ’80 anni ’90 all’interno dello staff dello Studio Ghibli, la famosissima casa di produzione di Miyazaki e Takahata.

Yoshifumi Kondo (1950 – 1998)

Yoshifumi Kondo (traslitterabile dal giapponese anche come Kondō o Kondou) inizia la sua carriera nel mondo dell’animazione giovanissimo, lavorando come disegnatore di fotogrammi chiave e intercalatore. Appena diciottenne è nello staff che ha realizzato Tommy, la stella dei Giants (1968), uno dei primissimi spokon della storia degli anime. È poi anche key-animator nella prima serie di Lupin III del 1971. Tra le altre serie di nota in cui è presente il suo contributo di animatore c’è Conan il Ragazzo del Futuro (1978), la famosissima serie diretta da Hayao Miyazaki.

Lupin III (1971)

Conan il ragazzo del futuro (1978)

La sua abilità nel disegno gli fa assumere i ruoli chiave di character designer e/o direttore dell’animazione in diverse produzioni dalla fine degli anni ’70 ai ’90, come Anna dai capelli Rossi (1979) e Il Fiuto di Sherlock Holmes (1984).

Lavora a diverse serie Nippon Animation, uno dei suoi ultimi lavori per la Nippon è il character design di Una per tutte, tutte per una (Ai no Wakakusa Monogatari – 1987), adattamento animato del romanzo Piccole Donne della Alcott, andato in onda sulle reti italiane già nel 1988.

Anna dai capelli rossi (1979)

Il fiuto di Sherlock Holmes (1984)

Una per tutte, tutte per una (1987)

Dal 1987 entra a far parte dello staff ufficiale Ghibli e ricopre il ruolo fondamentare di chara-designer e direttore delle animazioni per Una tomba per le lucciole (1988, diretto da Takahata) ed è supervisore delle animazioni di Kiki consegne a domicilio (1989, diretto da Miyazaki).

Doveroso ricordare anche il grande lavoro svolto in Pioggia di Ricordi (Omohide Poroporo – 1991), film sempre di Isao Takahata, dove Kondo ha ancora il ruolo di character design e direttore dell’animazione. Quest’ultimo film colpisce per la naturalezza e il realismo con cui sono caratterizzati i personaggi, anche nei più piccoli movimenti.
È poi animatore in Porco Rosso (1992) di Miyazaki e in Pom Poko (1994) ancora di Takahata.

Una Tomba per le Lucciole (1988)

Pioggia di ricordi (1991)

È del 1995 la sua prima, e purtroppo ultima, regia con I sospiri del mio cuore (Mimi o sumaseba – “Se tendi l’orecchio…”), spesso incluso dalla critica nei primi cinque più bei film dello studio Ghibli.
I Sospiri del mio cuore è stato prodotto e sceneggiato da Miyazaki, che si è anche occupato della direzione di una sequenza “onirica”, una sorta di storia nella storia, all’interno del film.

L’ultimo contributo di Kondo ai film dello dello Studio Ghibli è il ruolo di direzione/supervisione dell’animazione del colossale Princess Mononoke (Mononoke Hime – 1997) di Miyazaki, un lavoro tanto massacrante che nel 1998 lo stesso Miyazaki, anche turbato per la morte dell’amico Kondo avvenuta per aneurisma nel gennaio dello stesso anno, dichiarò di volersi ritirare dal business dell’animazione. Cosa che però non fece fino al 2014.

I sospiri del mio cuore (1995)

Un passo dovuto per capire più a fondo l’arte di Yoshifumi Kondo è procurarsi il meraviglioso art-book a lui dedicato e intitolato: “Futofuri Kaeru to” (traducibile con “Mi torna in mente…”, l’espressione idiomatica indica anche l’atto di accorgersi di una cosa dopo essere passati oltre). Sfogliando questo libro, che raccoglie moltissimi stupendi esempi tra schizzi e studi realizzati tra il 1992 e il 1997, saltano all’occhio subito la grande sensibilità e la notevole mano di illustratore e disegnatore puro di Kondo

Oltre all’abilità nel disegno, è sicuramente da notare la sua straordinaria capacità nel ritrarre scene di vita quotidiana, con quel suo modo speciale e personalissimo di catturane l’emotività, caratteristica che ne evidenzia le affinità con i due padri fondatori dello studio Ghibli.
Moltissimi infatti, prima della sua prematura ed improvvisa scomparsa, pensavano che Kondo sarebbe stato destinato a diventare uno dei registi di spicco dello studio, se non un probabile successore del lavoro dei maestri Miyazaki e Takahata.

Yoshifumi Kondo è uno di quegli artisti che in un lasso di tempo relativamente breve hanno dato davvero tanto al mondo degli anime, e non solo. 

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