Tornati dalla manifestazione per eccellenza in Italia su tutto ciò che è entertainment del fantastico, tiriamo le somme di quello che ci ha colpito durante il nostro giro annuale.
Quella di Lucca è una manifestazione espansa. Partita dai fumetti ha inglobato man mano sempre più ambiti di quello che può per certi versi essere definito il mondo dell’intrattenimento “nerd” (ovviamente con l’accezione positiva del termine). In ben 52 anni di storia della manifestazione al fumetto si sono aggiunti: animazione, giochi di ruolo e da tavolo, giocattoli, modellismo, video games, cinema+serie TV di genere fantascientifico/fantasy e il dirompente fenomeno cosplay, che ha trasformato definitivamente la fiera di Lucca in un Halloween del fantastico non-stop di cinque giorni continuativi. Non per niente Lucca Comics si è guadagnata il posto di seconda fiera di questo settore al mondo, battuta solo da quella di Tokyo.
Da manifestazione dedicata a pochi specifici interessi di nicchia a esplosione di mondi fantastici, anche quest’anno si conferma l’impressione generale che andare Lucca Comics & Games sia un po’ come andare alle giostre, in uno di quei posti incantati in cui si può essere affascinati senza però rinunciare al piglio adulto e critico che ormai ci accompagna e che è parte di noi bambini cresciuti. Contraddizione interna che ci permette felicemente di correre dietro alle bancarelle stracolme di giocattoli e nello stesso tempo di criticare con grande soddisfazione scelte editoriali fatte da compagnie miliardarie (anche queste rivincite fanno parte del divertimento e non ce ne priveremmo mai).
Riassumere tutto quello che abbiamo visto nel nostro giro è difficile, quasi impossibile nello spazio di un blog. Ci lasciamo alle spalle quindi qualsiasi velleità scientifica e ci abbandoniamo alla sola fascinazione infantile, limitandoci a descrivere i frammenti di un caleidoscopio, rigorosamente nell’ordine che ci affiorano alla memoria scrivente.
Partiamo quindi con l’osservare che dopo 40 anni Goldrake è ancora il robottone indiscutibilmente più amato dagli italiani. Ce lo testimoniano effigi gigantesche, un sacrario destinato al 40° anniversario della messa in onda italiana e l’uscita dell’attesissima serie in bluray, con l’alta definizione che finalmente merita la saga di Actarus/Duke Fleed e del suo UFO Robot.
E accanto a questo notiamo con piacere che il super-ego della nostra generazione, pur continuando ad amare indefessamente i robot di Go Nagai, riconosce che uno dei miti intramontabili è L’imbattibile Daitarn 3 (anche lui da quest’anno quarantenne). L’immenso Daitarn in quanto a personaggi carismatici, nemici iconici e mecha fantastici, sia per stazza (un robot a energia solare di 120 metri) che per coolness (mecha-design indimenticabile e una auto camuffata della polizia dotata di aerosistema), merita un posto stabile nel podio dei nostri cuori. Ce lo confermano la nuova collection di figures di Gazzetta, che arriverà presto nelle edicole e di cui abbiamo avuto un assaggio, e la mega-super-bellissima Mach Patrol die cast della Jungle Entertainment Hobby Shop, presente in anteprima su suolo lucchese in edizione speciale per l’evento.
Siamo pronti alla scorpacciata di Gaming e ci facciamo atterrire dal meraviglioso stand dedicato al videogame esclusivo Playstation di Spiderman (personaggio che è già di per sé un esempio di crossmedialità), e subito dopo ci gettiamo nei tornei di sport elettronici (siamo già nel futuro) facendoci accalappiare da Fortnite.
Da un po’ di tempo a questa parte fa meno parlare di sé la Realtà Aumentata, ma se siete stati amanti di LibroGame e irriducibili della saga di Lupo Solitario creata da Joe Dever, sarete felici di sapere che VisionizAR, con Holmgard Press e Raven Distribution, lanciano a Lucca l’anteprima assoluta di “Lone Wolf AR”, gioco di ruolo a realtà aumentata ambientata nel mondo di Lone Wolf.
E dalle tre dimensioni digitali a quelle reali, ci gustiamo per le strade i giocattoli vintage che poi si sono trasformati (letteralmente) nei Transformers. Ci tuffiamo poi nelle figure infinite di Jungle Palce, zona con annesso “antro degli eroi”, dove ci accolgono le statue giganti di Goldrake, Devilman e Daitarn 3, dandoci l’impressione di trovarci in un antico tempio sotto l’egidia di divinità pagane. Oltre ai doverosi torreggianti scaffali di Gunpla, qui non mancano neanche figure/opere d’arte raffiguranti gli eroi dei comics Marvel e DC. Ma subito torniamo ai giganti d’acciaio! Basta un attimo per entrare in sinergia con il meglio dell’immaginario robotico nello spazio apposito Mecha District, all’interno di Japan Town, dove anche l’amore tutto italico per i robot giapponesi ha un suo spazio ed è testimoniato dalla Italian Gokin Line con il fantastico Big Robot, il super robot creato da Alberico Motta nel 1980.
Non manca in città la presenza implacabile del cinema di fantascienza e fantasy, Star Wars in primis! Grande quantità di cosplay a parte, abbiamo anche ospiti coinvolti sul campo, come Dave Fogler, creatore di effetti speciali da vent’anni alla Industrial Light & Magic di Lucas, venuto per raccontarci i segreti del Millenium Falcon.
Non sono solo luci e oggetti tridimensionali a catalizzarci: è un piacere annegare tra la carta, tra banchi di fumetti nuovi e le occasioni vintage da santuario (come il ritrovato album di figurine primi anni ’80 degli Astro Robot). Tra gli stand si aggirano autori internazionali, come Brian Azarello (ospite di RW edizioni), o Dave McKean (ospite di Edizioni Inkiostro), o Ángel Martín (con NPE); ed è bello vedere che c’è spazio anche per le etichette emergenti/indipendenti nostrane, come le proposte targate Progetto Stigma distribuite dalla Eris Edizioni. Tra i grandi ospiti del manga horror non possiamo non citare Shintaro Kago, ospite Hollow Press che si produce in dediche con la sua vena pop-horror, e la presenza del nostro amatissimo mangaka Junji Ito, ospite di Star Comics e ora finalmente nelle librerie italiane con all’attivo un numero in crescita di lavori (totale ribaltamento rispetto alla penuria che avevamo riportato nell’articolo del febbraio 2017).
Non manca neanche una ventata letteraria della saga di Harry Potter, con la magica presenza vocale di Francesco Pannofino, impegnato con le letture live dei brani tratti da “Animali Fantastici e dove trovarli” di J.K Rowling.
E sempre parlando della pagina scritta, torna di prepotenza il trait d’union diretto tra il romanzo fantasy e il gioco di ruolo con la presenza di Ian Livingstone, fondatore insieme a Steve Jackson e John Peake della Games Workshop e, soprattutto, uno dei grandi del LibroGame (genere che sembrava scomparso e invece…).
Nel frattanto che esploriamo ci condiamo nel fiume di cosplay, tra grandi classici e trovate geniali che spolverano la nostra memoria come fossero un “pennello grande” (o un “grande pennello” ?!).
Tutto questo in barba al tempo variabile, cieli perlopiù plumbei e bomba d’acqua d’occasione il venerdì, giornata tra l’altro imperdibile per l’incontro/intervista incrociata da tuttoesaurito tra Leiji Matsumoto (che non ha bisogno di presentazioni, giusto?) e il nostro astronauta Umberto Guidoni.
Abbiamo citato tutto? Assolutamente no! Questa è stata solo una parte della festa.
Foto(c) Zampediverse Srl